3 assi da giocare per non sembrare un extraterrestre quando parli inglese
Agosto 27, 2024La banda sonora per parlare inglese
Agosto 27, 2024Le differenze fra due mondi si vedono già da due parole che svelano le differenze Culturali fra loro (gli anglofoni) e noi italiani in tema lavoro
Vediamole
COLLOQUIO DI LAVORO
📌 Conversazione e dialogo
creare una connessione col recruiter,comunicare fiducia sono senz’altro richiesti
📌 Competenze personali
i recruiter valutano non solo le competenze tecniche, ma sopratutto la persona e abilità come la capacità di lavorare in team, la flessibilità e la motivazione.
Poi c’è chi sconfina oltre il limite delle domande legali, per indagare sulla vita personale e lo stato sociale, (chiedere alle donne, se sono single o sposate)
Una storia che sicuramente non ci fa onore.
📌 Trattativa economica tra mistero e tabù
Negoziare su stipendio e benefici, in Italia, pare essere quasi un tabù.
Non solo: nelle offerte di lavoro le informazioni sullo stipendio son cosa rara e i recruiter non si aspettano queste domande, così come la maggioranza dei candidati nemmeno le fa.
JOB INTERVIEW
📌Intervista di lavoro
(traduzione letterale) .Concentrata sull’aspetto pratico: il candidato viene valutato per la sua esperienza e competenze. Punto.
📌Privacy e inclusività
nei paesi anglofoni il rispetto di questi 2 principi è regolato da leggi anti- discriminazione che funzionano e sono progettate per proteggere i candidati da discriminazioni di genere, etniche religiose, orientamento sessuale e stato civile.
📌Trattativa economica come prassi
in molti paesi anglofoni è considerata una pratica normale e accettata negoziare il salario e i benefici prima di accettare un’offerta di lavoro
🤔 La mia esperienza in tutto questo?
Queste differenze culturali sono ancora più evidenti quando le sperimenti in modo diretto e posso confermarlo in prima persona, per aver vissuto colloqui di lavoro a Londra che mi hanno rivelato sfumature diverse
Per esempio,il linguaggio non verbale e l’approccio generale: il colloquio è stato sempre formale e professionale, senza alcun momento di confidenza o connessione emotiva.
Da persona piuttosto socievole, ho trovato difficile non cercare di stabilire un legame più personale con il recruiter, ma ho capito che in quel contesto era meglio mantenere un comportamento più riservato.
La percezione di distacco e di ‘riservata freddezza’ degli inglesi mi ha fatto riflettere su quanto pesano, in modo spesso invisibile, le influenze culturali sulle dinamiche lavorative e il business, di cui bisogna tenere conto.
Questo dimostra che allenarsi nello speaking è certamente importante, ma non è tutto,perché per fare centro lo speaking deve essere sempre immerso nel contesto culturale di riferimento, in modo da saper entrare con il piede giusto e giocarsi bene tutte le carte.
Questa è la mia esperienza.
Tu hai mai fatto colloqui di lavoro in ambienti anglofoni?
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