Le 3M per uno speaking fluente
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Agosto 27, 2024Partiamo subito da un presupposto: oltre la grammatica e il vocabolario c’è di più.
C’è la pronuncia e qui il punto dolente, quando parliamo di quei suoni ostici che sembrano impossibili da replicare e quelli che, alle nostre orecchie di italiani, sembrano tutti uguali ma non lo son
Esempi?
“bad” per “bed” “sheet” per “shit”. E la differenza di significato non è da poco.
Ecco, per evitare figuracce è importante allenarsi e ci sono 3 modi per farlo, grazie a 3 aiutanti che soggiornano da sempre nel nostro cervello:
le 3 MEMORIE visiva, uditiva e cinestetica per memorizzare suoni e pronunce di frasi e parole il tuo cervello deve vedere,sentire e percepire. Vediamo come usarle per lo speaking:
📌MEMORIA VISIVA
parola chiave guardare
Guardare e poi fare.
✳️scegli un video dove vedere e rivedere in primo piano la pronuncia di una parola o i suoni che ti interessano
✳️fai attenzione ai movimenti della bocca,alla posizione delle labbra.
✳️ mettiti davanti allo specchio e riproduci quel suono correggendo gli errori
📌MEMORIA UDITIVA
parola chiave : sentire
Il cervello oltre che vedere come si produce un suono fisicamente deve anche sentirlo, quindi ascolta più volte le parole e suoni e ripeti a voce alta.
Studi di neuroscienze suggeriscono che la ripetizione aiuta a formare connessioni neurali più solide nel cervello.
Quante volte ? repetita iuvant e per esperienza sul campo almeno 10 volte.
📌MEMORIA CINESTETICA
parola chiave : percepire i movimenti
La pronuncia è un fatto fisico quindi entra in gioco il movimento che serve per allenarsi (come in palestra) a riprodurre i suoni che, per noi italiani, sono come quelli degli alieni.
Come allenarti?
Con esercizi di articolazione per migliorare la flessibilità e la coordinazione dei muscoli della bocca.
Hai mai provato questi tipi di allenamento? Lascia un commento qui sotto.