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Aprile 12, 2018
cambiare lavoro è in agenda
La crisi economica,la scomparsa del posto fisso e la flessibilità del mercato mette davanti ad ognuno la certezza che nel proprio percorso di carreira incontrerà varie volte il cambiamento
Il cambiamento di lavoro di solito ha 2 facce:
‘devo’ perché con la crisi mi hanno dato il benservito
‘voglio’ perché sono demotivato,poco gratificato, voglio migliorare
In caso di siluramento la faccia della medaglia mostra ostacoli,paure,incertezza,convinzioni sabotanti se hai superato i 40 o peggio i 50 anni…Ed è umano
Il cambiamento è sempre presente
In campo professionale (come nella vita) vi sono fasi quindi quando la fase della carriera raggiunge la punta massima chiamata plateau ecco che inizia il cambiamento verso una ipotetica nuova fase
Le ragioni sono diverse
• il tuo ruolo in azienda è obsoleto o il settore in cui operi è in fase discendente
• hai scelto quel lavoro per bisogno o ti sei (auto) convinto ma non ti corrisponde e adesso vuoi riprendere il timone ma hai paura o hai mille dubbi ad uscire dalla tua zona comfort
Se ti trovi in una brutta situazione, non preoccuparti perché cambierà.
Se sei in un bel periodo, non illuderti perché cambierà anche questo
John A. Simone (CEO New USA Truck)
Nella nostra cultura il concetto di successo e di essere vincente spesso ci impedisce di provare, fare tentativi per trovare la direzione giusta.Quando sbagliamo ci sentiamo un po’ naive o peggio cretini
le nostre identità
Herminia Ibarra nel suo libro ‘Working identity’ sostiene che abbiamo diverse personalità professionali da sperimentare quindi potremmo fare lavori diversi che soddisfano i nostri talenti
Ci sono momenti -finestra in cui si aprono opportunità da cogliere. Certo la maggior parte delle volte questi momenti non sono così evidenti, non sono finestroni tipo ville californiane.
Il problema sono spesso le convinzioni limitanti che sabotano e bloccano e oscurano il tutto del tipo ‘sono troppo vecchio’ ‘non ho esperienza’ non ho il pezzo di carta’ ‘non sono fortunato’ ‘non sono uno raccomandato’ ….
Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l’abitudine e la possibilità di esercitare la propria intelligenza.Lentamente tutto si chiude, si indurisce e si atrofizza come un muscolo
Albert Camus
Ecco i 4 punti da tenere a mente
1 la paura è sacrosanta ma può essere un alleato non un nemico
2 le convinzioni sono macigni,tigri di carta quindi si possono neutralizzare
3 costruire una strategia è fattibile se si comincia a fare il primo passo
4 bisogna iniziare e trovare gli strumenti giusti per promuovere il proprio valore unico
cosa ci impedisce di cambiare?
al presente
la Paura di lasciare la nostra zona di sicurezza
L’ignoto,il non sapere e non avere il controllo fa paura ed è naturale di fronte al nuovo.
Ma tutto cambia in natura e nella vita quindi abbiamo due scelte
1 essere i timonieri nelle acque del cambiamento
2 farci trasportare dalla corrente,dalla situazione o dagli altri che ci dicono cosa fare
In ogni nuova situazione è importante mettere sulla bilancia vantaggi e svantaggi
e trovare i modi di far pendere il piatto della bilancia verso i primi
per il futuro
Ansia del Futuro
Le situazioni di incertezza in cui ci mettiamo volenti o nolenti in gioco creano ansia e fanno emergere ricordi di situazioni analoghe negative o momenti difficili di transizione del passato ed ecco che iniziamo nella nostra mente a farci film della serie ‘disaster’ e finali a tinte fosche.
Le domande rimangono senza risposta,ci aspettiamo “di tutto”,abbiamo paura dei risultati ,dell’incertezza temporanea.
Molte persone resistono o ignorano i segnali ‘è tempo di cambiare’
proprio per l’ansia del futuro stressandosi oltre misura
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